[RECENSIONE] Il Codice da Vinci

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ƒleur du mal.
view post Posted on 5/3/2012, 17:01




Il Codice da Vinci

di Dan Brown



Iniziato il: 3 agosto 2011
Finito il: 5 agosto 2011
Saga: /
Voto: ★★★★★

Registrando il libro alle mie letture su Anobii, ho provato a spiare tra le recensioni degli utenti su questo libro.
Mi ha stupita il fatto che molte erano caratterizzate da 1 o 2 stelle, hanno giudicato il libro una brutta copia di un saggio, falso, poco scorrevole e via dicendo.
Mi trovo d'accordo su ben poco.
Innanzitutto, è un libro tutt'altro che noioso: sin dalle prime righe, ti travolge con l'avvincente omicidio di Saunière e l'accusa ai danni di Langdon di averlo assassinato.
Successivamente, lo considero un thriller a tutti gli effetti. Wikipedia descrive così il genere:
CITAZIONE
La caratteristica comune delle opere appartenenti a questo genere, e che lo distingue dal poliziesco, è quella di cercare di provocare nel lettore o nello spettatore una particolare tensione, la suspense, che può sfociare a volte anche nella paura. Spesso il lettore o lo spettatore assiste direttamente alla preparazione e all'esecuzione di un crimine, subendo pertanto un forte coinvolgimento emotivo. Per raggiungere il climax gli autori utilizzano più volte tutti gli accorgimenti tipici di questo genere: accavallamento di più intrecci, personaggi che operano nell'ombra, o, nel caso del cinema thriller, le scene al ralenti e i cliffhanger.

I thriller si fondono comunque spesso con il giallo in senso lato, ma sostanziali sono le differenze nella trama. In un thriller, il protagonista deve spesso fermare i piani criminali dell'antagonista e i crimini sono normalmente compiuti su larga scala: omicidi seriali o di massa, atti di terrorismo oppure rovesciamenti di governi. Il pericolo e gli scontri più o meno violenti sono spesso elementi fondamentali della trama. Mentre nel giallo classico il climax viene di solito raggiunto quando il mistero viene risolto, nei thriller viene raggiunto quando il protagonista, alla fine, riesce a battere l'antagonista, salvando la vita a sé stesso e molto frequentemente anche ad altri personaggi.

E non posso dire di non aver riscontrato traccia di thriller all'interno di questo scritto.
La suspence è viva sin da quando Sophie e Robert scappano dal Louvre, il convoilgimento emotivo è a mille: si sa, grazie a dei capitoli paralleli, il perchè dell'assassinio,benchè inizialmente non si individuano i veri responsabili.
La fine, come dice wikipedia, è sostanzialmente lieta.
Tutto ciò è condito da anneddoti storici, spesso veritieri, ma collegati a congetture dell'autore in modo straordinario,quasi vero.
Io ho faticato a non credere a tutti i collegamenti su Maria Maddalena e il suo presunto matrimonio con Gesù Cristo.
Cosa che mi è piaciuta di meno? Il metodo di scrittura a tratti sembra troppo semplice, alcune situazioni sono prevedibili: io per esempio avevo sospettato sin dall'inizio di Rèmy. Certamente non avrei mai creduto che il Maestro fosse Teabing, anzi, ero convinta fosse Fache (e non chiedetemi perchè °°).
Un'altra cosa che non sopporto affatto,ma non solo in questo libro ma in molti, è il fatto che i protagonisti sono paragonabili a supereroi. Questi stanno in giro per dei giorni, l'unica cosa che mangiano è un pacchetto di cracker e dormono massimo 20 minuti. Scappano e riescono sempre a fuggire dai cattivoni,se prima erano accusati di omicidio ora possono tranquillamente finire in galera per furto,aggressione e chissà cos'altro...e alla fine si baciano, la tizia scopre che metà della sua famiglia è in realtà viva e lui prega davanti al Santo Graal.
A parte questi due fastidiosi dettagli, è un gran libro: da non confondersi assolutamente con un saggio, Brown ha specificato che alcuni riferimenti storici e i luoghi descritti sono reali, mentre il resto è di pura invenzione nel "prologo".
 
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