[IL SEME DEL MALE] Chapter one.

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ƒleur du mal.
view post Posted on 13/3/2012, 14:58




Parecchi secoli fa – Inferno.



Lui stava seduto sul suo maestosissimo e pesante trono dorato, che raffigurava numerose fiamme e che lo sollevavano di un paio di metri, tenendolo al di sopra di tutti.
Notò con crescente disagio che le essenze demoniache che in quel momento lavoravano,non erano poi così numerose, e che alcune andavano rapidamente spegnendosi,arrese al bene.
Sferrò un pugno a una finta fiamma d’oro che stava poco più in là del suo polso destro, spezzandola a metà,facendo cadere la punta sul pavimento lucido della sua stanza. Un rumore sordo seguì,finchè il pezzo d’oro fermò il suo viaggio a contatto con il muro più vicino.
Non poteva perdere quella battaglia che da sempre aveva combattuto, non poteva lasciare vincere il Bene. Non stavolta, non avrebbe perso di nuovo. Mandò a chiamare uno dei suoi consiglieri più fidati, e questi arrivò poco dopo.
Si chiamava Asura, era un demone fatto e finito,dalla pelle rossastra ma luminosa. Aveva dei capelli neri e lucidi che gli cadevano all’altezza dell’ombelico in una serie di onde. Il busto era scoperto, e l’unico indumento che indossava era un paio di pantaloni bianchi e stretti in vita da un cinturone nero di pelle.
<<Sì,mio Signore?>> Si inchinò con riverenza a Lui ,che da sopra lo guardava arcigno.
<<Chiamami Aeshma,la voglio qui subito.>> Accentuò la sua richiesta puntando il dito indice della mano destra verso il basso,enfatizzando anche il suo fare scortese. Ma dopotutto Asura era un consigliere.
Sul volto del giovane servitore apparve un sorriso malizioso, e i suoi grandi occhi rossi scintillarono.
<<Subito,Signore. Sarà qui tra pochi minuti, le auguro una piacevole giornata.>> L’ultima affermazione fu pronunciata quasi a metà, appena soffocata dalle risate. Asura sapeva a cosa Aeshma serviva, ovvero a creare qualche altro demone,qualche altra essenza demoniaca.
Come promesso dal demone dai lunghi capelli neri,Aeshma aprì la pesante porta della camera reale spingendola con una sola mano,quasi fosse fatta di gommapiuma. La richiuse poi alle sue spalle e si avviò verso il trono. I suoi occhi fissavano i piedi nudi, e i capelli neri non le coprivano affatto il volto: erano abbastanza corti,e dei piccoli ciuffi andavano in ogni direzione. La sua pelle era candida, e il suo corpo era perfetto. Per un momento, il grande Signore la guardò estasiato,poi si ricompose. La ragazza era coperta unicamente da un velo nero abbastanza coprente, che si avvolgeva intorno al corpo coprendo seno e bacino, lasciando scoperto tutto il resto. All’estremità del velo, si dipartivano alcuni fili dorati. Alzò il viso,lentamente, ed iniziò a parlare.
<<Mi ha chiamata,mio Re?>> disse la donna con un filo di voce, non distogliendo lo sguardo dai propri piedi nudi.
Il “Re” in questione si alzò dal suo trono dorato,e si avvicinò lentamente a lei, posandole una mano sul volto e facendola scorrere sino alla spalla destra. Percepì perfettamente il tremito che travolse il corpo di lei, e sorrise allegro. Molto delicatamente, la costrinse ad alzare la testa e di conseguenza anche lo sguardo,che si fissò in quello di lui. Passarono alcuni istanti, dopodiché le porte della stanza si chiusero e la Cerimonia della Genesi iniziò,tra sospiri ed urla di dolore.
 
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